giovedì 24 marzo 2016
Nel cuore antico della Basilicata
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martedì 22 marzo 2016
Anima Mundi
In sintonia con una religiosità tellurica i popoli della preistoria e della protostoria mediterranea, in balia di forze occulte, elaborarono il concetto del divino, istituendo una miriade di pratiche religiose e di feticci magici di pietra, di osso o di legno come forma di captatio benevolentiae nei confronti della divinità primigenia; attorno ad essa si declinavano i misteri del cosmo, il conflitto tra il bene e il male e il legame con l’anima mundi ossia il respiro titanico della natura.
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Il trionfo della croce...tra vittime e carnefici
L’esortazione
costante al popolo analfabeta di offrire la pratica devozionale della corona
del rosario come una ghirlanda di rose mistiche alla Madonna risale al
lontano 1214, allorquando, secondo la leggenda, Domingo Guzman de Calaruega,
canonico regolare del Duomo di Osma, ricevette in dono dalla Beata Vergine il
primo rosario, detto anche salterio, quale strumento per combattere le eresie e
contrastare gli effetti devastanti della Riforma protestante.
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Nel crepuscolo degli dei
Con una brusca virata la cultura classica, impregnata di paganesimo, entrò in rotta di collisione con il cristianesimo sino a disintegrarsi. In uno scontro tra titani, santi e martiri cristiani, spodestarono dall’olimpo e dal pantheon divinità celesti e ctonie, lari e numi tutelari, esiliandoli, dopo averne prosciugato la linfa vitale, nell’oscuro tartaro, da cui non vi avrebbero fatto mai più ritorno.
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lunedì 21 marzo 2016
Sui sentieri del sacro e del profano
La fascinazione per il mistero e la potenza divina affonda le radici in sentieri intricati, che si smarriscono in selve oscure, dove, sulla scia di un misterioso suono di lontani tamburi, evocanti una religiosità istintiva, sboccia e si attorciglia come un serpente la sfida tra vita e morte, sacro e profano, tempo ed eternità. A rinfocolarla sotto la cenere del tempo i riti sacri sulla scia di cerimoniali avvolti da un alone divino. Da secoli queste pratiche, scaturite da una religiosità atavica, mettono in comunicazione l’uomo con Dio, gettando un ponte tra l’umano e il divino oltre a trasportare in una dimensione mistica.
sabato 19 marzo 2016
Il culto delle effigi sacre
venerdì 18 marzo 2016
Le tavole di San Giuseppe
Al primo tepore di primavera al chiarore delle sacre fiammelle tornano in scena le tavole in onore di San Giuseppe.
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